l'antirughe

27/03/10

A quarant’anni inizio per la prima volta a intravedere vagamente cosa significa sentirsi in pace con se stessi. Non dico che ci sono arrivato, ma ho visto che è possibile arrivarci.



A vent’anni pensavo molto alla relazione con gli altri esseri umani e ai sentimenti. Mi confortava pensare di essere circondato da altre persone che fossero anche solo ben disposte verso di me. A quarant’anni, la mia attenzione è molto di più sul pensiero che forse non ho davanti a me il tempo per completare tutti i miei progetti, per realizzare tutti i miei sogni. Dunque devo sceglierne alcuni e mettermi al lavoro. Però subito, adesso, in questo momento. Non “domattina” o “uno di questi giorni”.

Sostengono che quando inizi a dire “ma io mi sento giovane” lì inizi a invecchiare. Anch’io dico “mi sento giovane”,  però questa energia mi arriva dal rendermi conto che non è più il momento di esitare. No, non è il romanticismo, non sto ringiovanendo davvero: è la fifa che il tempo non mi basti.



Il passaggio dei quaranta mi ha fatto sentire il conforto del senso comune. Mi spiego: quando ho smesso di rubare la crema antirughe di mia moglie e ho comprato il mio primo barattolino personale (a proposito: come si stabilisce se hai la pelle secca, normale o grassa? Ed è vero che una scelta sbagliata può avere conseguenze disastrose per la pelle?) ho pensato “ecco, questo gesto l’hanno fatto in tanti prima di me e tanti lo faranno. Ci passano tutti. È un gesto che è agito collettivamente e quindi è rassicurante”. Più o meno come i passaggi dell’adolescenza: i brufoli, il cambio di voce, la prima sigaretta ecc. Tutti ci sono passati. Poi magari sono diventati punk, secchioni, timidi, bulli, tutti diversi tra loro. Ma davanti ai brufoli sono stati tutti uguali.



Credo che l’adolescenza e i quarant’anni siano periodi simili sotto alcuni aspetti: l’energia è alle stelle, gli ormoni proclamano la loro indipendenza, la fragilità è notevole. Soprattutto è alta la propensione a commettere belle, inutili, costose, pericolose cazzate: innamorarsi, fare amicizie trascinanti, fuggire via, tatuarsi. Unirsi ai ribelli e magari poi scoprire che ribelli non ce ne sono e tu sei l'unico...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sei in piena crisi di mezz'età caro Dario, allora non sono solo luoghi comuni..
fra qualche anno ci transiterò anch'io, e leggere i tuoi commenti è un pò come prepararmi alla guerra che dovrò affrontare..
intanto mi scelgo il disegno per il tatuaggio e la Harley che acquisterò per fare il giro d'Europa.
Ah comunque la crema antirughe è una truffa, non esistono creme antirughe efficaci, giocano con le tue illusioni. Liberatene.

Dario ha detto...

No, non sono luoghi comuni. E se per caso non ce l'hai, ci pensano gli altri a fartela venire. Nel senso che tutti ti dicono. "Ah! Hai quarant'anni, allora avrai la crisi di mezza età..." Molti quarantenni così si auto - convincono di averla.
Ti dirò, la crisi di mezza età per ora mi sta quasi piacendo. Intravedo nuove direzioni, poi percorrerle sarà tutta un'altra cosa. Quello che preferisco ignorare è quanto vecchio mi vedono i ventenni o giù di lì. Se andassi in autobus più spesso, di sicuro ne troverei uno o una che mi cederebbe il posto! In effetti era così anche per me: quando facevo il liceo, i trentenni li vedevo proprio decrepiti.In merito alla crema antirughe, lo so che hai ragione. Le rughe sono come le buche che si formano sulla strada. Non c'è niente che possa far risorgere il terreno dal basso e riempire la buca. La forza di gravità tira verso il basso, non verso l'alto. Si può tirare avanti fino a primavera rattoppando, poi bisogna rifare tutto l'asfalto. Spero che il barattolino finisca presto. Poi tornerò all'ipermercato a prendere il mio solito, efferato flacone di crema multiuso viso-corpo. Costa come il barattolino antirughe, ma è mezzo chilo, vuoi mettere?